Drum Club n.2 1999  Aprile


Gli articoli in questo numero:
William Frederick Ludwig Junior "Immortale!", Zildjian Story il metallo più musicale del mondo, Dave Lombardo diavoli si nasce!, ZAMA dei Negrita più colore alla passione, STEVE SMITH "Where We Come From", Blas Elias Slaughter Drums, La clave: storia ed evoluzione, SONOR Force 2001, CD & CD-ROM di suoni percussivi, I piatti Istanbul, REMO Renaissance Drum Heads



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factory

Zildjian Story il metallo più musicale del mondo

375 anni fa, Avedis Zildjian stava cercando di trasformare il piombo in oro; invece ha inventato i piatti che hanno realizzato più dischi di platino di chiunque altro... Moltissimi prodotti oggi in commercio hanno preso il nome di una persona fisica. Nel campo musicale, le chitarre Fender, i pianoforti Steinway e i saxofoni Selmer sono soltanto i primi che vengono alla mente. La famiglia Zildjian, tuttavia, è l'unica a distinguersi per avere preso il nome da un prodotto! Nel 1623 un alchimista chiamato Avedis, un armeno che viveva in Turchia, casualmente incappò in ua formula per miscelare il rame e lo  ...continua a leggerlo sulla rivista!

interviste

STEVE SMITH "Where We Come From"

Dopo aver avuto a che fare per anni con il beat esotico e la tecnologia MIDI con i precedenti progetti dei Vital Information, Steve Smith, il batterista vincitore delle classifiche di settore, torna al punto di partenza dei suoi inizi musicali pubblicando l'album degli stessi Vital Information "Where We Come From" (Intuition). Dal funjk di matrice jamesbrowniana di "Dr. Demento" al chiassoso be-bop di "Moby Dick" e "Blowfish Blues", dal rozzo R&B di New Orleans di "Swamp Stomp" alla cruda rockeggiante fusion di "Once In A Lifetime" all'avanzato jazz di Ornette Coleman di "Happy House", "Where We Come From" è una  ...continua a leggerlo sulla rivista!

raggi X

CD & CD-ROM di suoni percussivi

Ben ritrovati. Questa nuova puntata della nostra rassegna di CD e CD-Rom di suoni percussivi comincia con un genere musicale che alcuni amano ed altri sopportano a mala pena: il Drum'n' Bass. Chi non ne va matto lo critica principalmente per il fatto che si tratta di uno stile che si riferisce ad un tipo di applicazioni orientate all' "usa e getta" musicale, vale a dire al consumo più sfrenato ed effimero; tipicamente, infatti, il Drum'n'Bass impera nell'arena della musica di qualità estremamente bassa. Se tutto ciò è innegabilmente vero, da parte nostra vorremmo comunque proporvi di non buttare via  ...continua a leggerlo sulla rivista!

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