Gli articoli in questo numero:
Il villaggio dei gong, ISTANBUL Factory Tour, John Piper vibranti innovazioni!, RICKY LAWSON "First Things First", SPIRIT by Slingerland Spirit Classic Kit, Ludwig Rocker Pro Series, GMS DRUM CO.
Ebbene sì, a noi di Drum Club capita spesso di fare dei factory tour, ovvero visite a fabbriche di strumenti musicali. Il factory tour che qui vi proponiamo è probabilmente uno dei più curiosi e originali: un villaggio situato in uno degli angoli più remoti del pianeta. Ci troviamo nell'estremità orientale del Borneo malese, proprio nei luoghi che Salgari descriveva come infestati dai pirati malesi e dai daiacchi, i terribili tagliatori di teste. Ma i daiacchi hanno un'altra caratteristica che li rende celebri: l'uso del gong. I RUNGUS DEL BORNEO Matunggong nell'antica lingua dei daiacchi Rungus significa "zona dei suonatori di gong", ...continua a leggerlo sulla rivista!
A livello internazionale è un nome richiestissimo quello di Ricky Lawson, un batterista poliedrico e preciso, molto professionale e pure simpatico. Nato con gli Yellow Jackets, Ricky lascia la fusion band negli anni ottanta, chiamato da "The President Michael Jackson, a quel tempo più famoso del presidente degli Stati Uniti d'America. Guadagna ventiquattromila dollari al mese contro i quattromila con gli Yellow Jackets, ma il suo cuore rimane con loro. Anni dopo, sarà Phil Collins a fargli dimenticare le "giacche gialle", chiamandolo in tour per sostiture il grande Chester Thompson, dimissionario anche dai Genesis, gruppo ormai quasi in via di estinzione colliniana. ...continua a leggerlo sulla rivista!
Slingerland è uno dei marchi storici nel mondo della percussione, un nome che negli anni venti, trenta e quaranta ha visto sedere dietro ai propri tamburi i più celebri batteristi jazz. Nell'era delle big band americane questo marchio ha rivaleggiato con altri nomi mitici, Gretsch e Ludwig, e ricordiamo che tra i suoi più famosi estimatori vi furono Gene Krupa, Buddy Rich ed altri mostri sacri della batteria. Come tutte le cose belle, anche le batterie Slingerland erano costose, e quindi riservate ai musicisti più abbienti. Con l'arrivo sul mercato mondiale dei prodotti europei e, soprattutto, asiatici, il marchio statunitense subì ...continua a leggerlo sulla rivista!