PFM i signori dell'emozione

Gaetano Menna 24 nov 2017
PFM - I signori delle emozioni
Ci sono dischi che sono tatuaggi emozionali, che hanno lasciato segni indelebili nelle emozioni di ciascuno di noi. Pensiamo a “Sergent Pepper’s” dei Beatles, a “The Wall” dei Pink Floyd, a “Led Zeppelin II”… Ebbene, tra i tatuaggi musicali, c'e' anche “Storia di un Minuto” (1972), primo disco della Premiata Forneria Marconi; un concept sulle emozioni di una persona qualunque che, in un minuto, ripensa alla sua giornata ed alla sua vita. Oggi i “signori delle emozioni” sono tornati con un nuovo disco e il passaporto già pronto: “Emotional Tattoos” (Inside Out Music).

Un disco da esportazione
“Emotional Tattoos” è un “disco da esportazione” per la band di rock progressive italico più votata ad una dimensione internazionale (senza nulla togliere a Banco, Orme, Osanna) e non è un caso che il nuovo sito della band di Franz DiCioccio e Patrick Djivas sia www.pfmworld.com
La t-shirt con la scritta “Randagio” che DiCioccio indossa sul palco e #randagio come hastag sui social, ci ricordano poi che la musica della PFM è on the road... da sempre in movimento. Il tour, partito da Torino il 14 novembre scorso, li porterà pure ...
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in Olanda, Giappone, Argentina, Cile e Messico. E presto dovremmo rivederli anche sui palchi statunitensi, come all’epoca di “The World Became The World”, “Cook” e “Chocolate Kings”.

Il nuovo album nella doppia versione - uno con i brani in inglese e l’altro in italiano (stesse musiche ma testi differenti) - nasce proprio per rafforzare la presenza della PFM sulla scena internazionale. Un'operazione per certi versi simile a quella dei 33 giri titolati “L’isola di Niente” e “The World Became The World” (1974).

Irrequietezza creativa per dischi-tatuaggi
I dischi della PFM hanno sempre lasciato il segno: l’uno diverso dall’altro, non ripetitivi. La band, infatti, ha sempre mostrato la voglia di diversificare, di cambiare, mossa da certa irrequietezza creativa. Mai dormire sugli allori, mettersi sempre in gioco, alzare ogni volta l’asticella…
“Emotional Tattoos” reca con se il marchio di fabbrica PFM, ma non è catalogabile. Non è propriamente prog… contiene richiami world, rock, canzone d’autore, pop ed anche jazz (con tanto di assolo di pianoforte di Stefano Bollani nel brano “Big Bang”).

Maestro di bacchette
Franz DiCioccio, la batteria l’ha tatuata nel Dna. Alla domanda: "qual è il miglior batterista?", lui risponde cosi': "il migliore è quello che, nella sua band, è il più efficace! Come non pensare che Keith Moon fosse il migliore quando lo si vedeva suonare negli Who? Come non pensare che Ginger Baker fosse il migliore a sentirlo con i Cream? Il migliore, in realtà, è colui che, con il suo stile, riesce a dare un’impronta indelebile alla band. Non c'è competizione in questo campo, c'è arte, sensibilità e collaborazione. E naturalmente anche tanta tecnica. Ma non è indispensabile misurarla... "
Inutile dire che il drumming di DiCioccio fornisce un’impronta efficace ed indelebile al sound della Premiata ed i brani del nuovo disco lo dimostrano concretamente.
La batteria suona potente grazie al “Maestro delle bacchette” (parafrasando il titolo di un brano di successo della PFM) ma, accanto alle bacchette del Maestro Randagio, non vanno dimenticate quelle dell'autorevole Roberto Gualdi, a rafforzare il sound.

La danza dei tamburi
Per la Premiata, la doppia batteria è una necessità, visto il doppio ruolo di frontman/batterista di Di Cioccio, ma è diventata anche un marchio di fabbrica di questa band che punta sulla ritmica, sull’energia, sulla danza. Brano manifesto è “La Danza degli Specchi” che potremmo definire il nuovo “Celebration”, tanto è difficile ascoltarlo senza muovere un dito, e immaginando il folletto saltellante sul palco. Il testo poi, è un inno alla condivisione della musica; grazie alla musica tutto è un solo continente...



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