50 anni fa, Yamaha presentava ai batteristi del globo la D20 e D30: le prime due batterie che hanno davo il via a tale ambito produttivo. Inutile dire quanta strada, quante soluzioni tecnologiche e quanti generi di musica abbia esplorato e messo a punto il colosso nipponico originando un vero trend a cui molti si sono ispirati nel tempo. Con le seguenti parole, lo staff Yamaha riassume gli obiettivi futuri: “siamo orgogliosi di aver creato dei drumkit divenuti dei classici ed utilizzati da numerosissimi batteristi nel mondo… Nei prossimi 50 anni continueremo a perseguire la perfezione del suono e delle prestazioni, creando la prossima generazione di strumenti dedicata ai musicisti di tutto il mondo…”
A ribadire la filosofia costruttiva di Yamaha, ci pensa la 50th Anniversary, batteria che prende ispirazione dalla popolare Absolute Hybrid Maple. Fusti costituiti da 8 strati di Maple/Wenge, il cui spessore è di mm 6,6 (rullante, tom, floor) e mm 8,2 (cassa). Bordi intagliati a 45 gradi (30 gradi per la cassa). Blocchetti dorati, badge in alluminio sui tamburi che reca l’incisione (al laser) “Yamaha 50th”. Cerchi Aluminium Die Cast per tutti i tamburi (in legno per la cassa) e sospensione
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tom Yess III System. Configurazione a 5 pezzi e due finiture: Amber Sunburst e Antique Natural.
Ma non è tutto. Enfatizza la solennità del kit, la pelle frontale della cassa decorata dalla figura di un pavone stilizzato ispirato al design Phoenix di casa Yamaha e corredata del logo del 50esimo anniversario.