DARU JONES Finding Originality In The Pocket

Sayre Berman 06 dic 2017
Daru Jones inizia a suonare la batteria in chiesa.“I miei genitori suonano pianoforte e organo...” - spiega Jones – "ed io ho iniziato con la batteria all'età di 4 anni. La musica, a casa nostra, è una professione... Come membri di una chiesa Pentecostale del Michigan, suonavamo tutte le sere, eccetto il sabato...”
Ciò significa che, all'epoca, Jones suona sei sere la settimana, prendendo grande confidenza con il drumkit e l'audience. “Sono cresciuto con la batteria. In qualche modo, tutto quel che facevo, mi coinvolgeva con il drumkit...”

Autodidatta, Daru impara a suonare a orecchio: “ho sviluppato un'ottima memoria. Riuscivo a ricordare quel che sentivo, metabolizzarlo e suonarlo...”
A scuola, tramite gli amici, viene educato all'hip-hop ed altri generi di musica: “...ascoltare quella musica mi stimolò a studiarla...", mentre i suoi stessi mentori della chiesa, lo introducono al jazz.

Grazie a Frank Zappa, Daru Jones scopre il rock. “Uno dei miei batteristi preferiti era Vinnie Colaiuta: un giorno scoprii che aveva suonato Joe's Garage...” – riferendosi all'opera rock di Zappa del 1979. – “su Modern Drummer avevo letto una intervista a Vinnie in cui diceva che ...
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info intervista

DARU JONES
Joe’s Garage era il suo album preferito: dovevo averlo!” Daru adora anche Tony Williams, Dave Weckl, Stewart Copeland e Chick Corea.

L'hip-hop gioca un ruolo importante nella vita e nella maturazione di Daru: “fu grandioso scoprire che il messaggio dell'hip-hop era avere una propria identità. Se cercavi di copiare qualcuno ti sbattevano fuori...” Per Daru, questo concetto diventa di primaria importanza nell'affrontare le sue scelte di vita crescendo nel Michigan. “Ho sempre cercato di essere originale... persino gli accordi gospel non erano importanti come l'essere in un team che amava suonare. L'importante era che ciascuno di noi suonasse bene, che fossimo un team coeso, ciascuno esibendo un po' di se stesso...” - sorride Jones.

Egli è delicatamente vigoroso quando suona, soprattutto con Jack White nei live.“Quello che faccio è perchè lo sento... Sento una certa vibrazione e voglio che anche il pubblico possa avvertirla!”

Daru Jones è un batterista poco convenzionale: “cominciai a dare una certa angolazione al rullante alla stregua dei batteristi jazz della vecchia guardia e poi pensai, cosa succede se lo faccio anche con il timpano?"
Quindi, prende la decisione di posizionare in quel modo tutti gli elementi del suo kit. “Oltretutto, quel setting, quell'uniformità del kit, mi piaceva anche a livello di look. L'ho adottato per una decina di anni.”
A differenza di molti altri batteristi, Daru tiene lo sgabello molto alto: "cosi' posso tenere basso il kit. Funziona molto bene col mio stile..."

Oltre a suonare in studio e in tour con Jack White, Daru ha una sua band, The Ruff Pack, con due suoi amici di Vienna (Austria): “siamo un trio hip-hop...” – spiega Daru –
"abbiamo registrato un paio di progetti: un tributo a Thelonious Monk, una miscela di hip-hop, jazz e un po' di swag e lavorato su un progetto con il nostro amico Bob Brockman [noto ai più come Bassy Bob, il celebre sound engineer vincitore di Grammy]. Ora stiamo parlando con una etichetta...”
Il trio ha anche terminato un progetto con China Moses, figlia di Dee Dee Bridgewater.

Quando non è impegnato on the road, Daru suona con Rough Pack. Ed anche con Liam Bailey, un noto cantante rock/soul britannico. Ma non solo: è anche il produttore della sua etichetta di musica hip-hop, che ha battezzato Rusic Records.

Come ha agganciato Jack White? In maniera realmente imprevedibile: “ho incontrato Jack tramite l'hip-hop...” – spiega Daru – “nel 2011 ero nella touring band di Black Milk, un rapper/producer di Detroit, ed avevo anche registrato il suo disco, Album Of The Year. Jack
[White] era un suo fan ed aveva intenzione di collaborare con lui...”
Daru Jones, Black Milk, Jack White e il resto della band, si incontrano a Nashville per parlarne e suonare un po' assieme. Jack White rimane colpito dal drumming di Daru e da un particolare assolo e ne prende nota. Il progetto, tuttavia, non si concretizza. Qualche mese dopo, però, White chiede a Jones di registrare alcune song che... finiranno per dare il via al progetto Blunderbuss. Mesi dopo viene chiesto a Jones di entrare nella touring band. “Ho fatto il Blunderbuss Tour che contemplava due band: una di sole donne ed una di soli uomini. Recentemente ho registrato l'album Lazzaretto e fatto il relativo tour di Jack con la band...”

Chi ha visto uno di questi show, ha potuto assaporare il coinvolgimento dei musicisti sul palco: “non c'è nulla di scritto e non c'è nemmeno una scaletta. Sul palco, io mi diverto con un certo free style che rende le cose interessanti e sospese...” – dichiara Daru sorridendo – “ci immergiamo nella nostra energia e vibrazioni e in quella del pubblico. Seguiamo Jack e talvolta ci basta un lick o un accenno, per capire dove entrare in una certa song. Ogni tanto ci sussurra la song successiva, ma più spesso fuoriesce semplicemente dal mood che si respira sul palco. Accade solo se suoni con grandi musicisti...”

Daru Jones passa con nonchalance dal jazz, all'hip-hop, al rock, cambiando il suo equipment: “utilizzo ogni volta quel che considero il meglio...”
Nel 2012 ha cambiato qualcosa e, quello che segue, e' l'equipment che adotta nel tour di Jack White.

DRUMKIT

Drum Workshop (DW) Drums - Classics Series - Ultra White Marine Finish w/ Light Regal Blue Lacquer

14”x26” Kick Drum – 8”x12” Rack Tom – 16”x18” Floor Tom – 5”x16” VLT Snare W/Chrome Finish – 10 x15” Snare with Black Finish

“Oggi utilizzo batterie DW poichè suonare il R&R, diversamente da hip-hop e jazz, significa picchiare i tamburi in modo più forte e aggressivo: dunque necessito di un kit molto resistente. DW ha realizzato il mio kit proprio per questo tour con Jack White. Non avevo idea della finitura e non mi sono rifatto a dei loro campioni: semplicemente, ho inviato loro una immagine della copertina dell'album Blunderbuss e loro hanno studiato lo schema dei colori del mio kit. Ho capito che sanno fare qualsiasi cosa... Sono un fan di DW! Riguardo al suono, ho detto loro che lo volevo alla John Bonham: profondo e ricco di basse, ed hanno realizzato una cassa da 26” con un suono decisamente cool! Un drumkit perfetto, che peraltro piace molto a Jack. [White] Anzi, il boss lo adora!”

CYMBALS

Paiste Twenty Custom Collection
22” Full Ride
20” Full Crash
15” Metal Hi-Hat

“Durante le prove capitava che alcuni piatti mi si rompessero: dunque, per quanto mi riguarda, la robustezza è un fattore determinante. Vedevo un sacco di batteristi che adoravo utilizzare i Paiste: così li chiamai e dissi: i vostri piatti sono perfetti in ogni situazione!...”

PERCUSSIONS E HARDWARE

Drum Workshop (DW) Drums 9000 Series
Hi-Hat Pedal
Hi-Hat Stand
Bass Drum Pedal

LatinPercussion - Rock Ridge Rider Cowbell - Jam Block (Medium Pitch) - Mounted Black Tambourine - 762A Tabla

HEADS & STICKS

Evans Hydraulic Blue Head

Promark Sticks - FBH580TW, Hot Rods

Mono Creators Cases

Zero G - Anti-Gravity Drumstick Holder

“Mi sento sicuro ad avere a disposizione lo speciale supporto Zero G. Il mio è un drumming davvero animato e le bacchette spesso mi scappano dalle mani. Beh, con questo supporto mi è semplice afferrare un altro paio di bacchette senza smettere di suonare!”


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