Con tutte le invenzioni e le innovazioni che il mitico William Frederick Ludwig Senior ha progettato e realizzato nella sua quasi centennale carriera il secolo scorso, il brand Ludwig potrebbe celebrare un anniversario ogni mese!
Ed infatti, alla fine del 2014 Ludwig mette sul mercato 300 esemplari del mitico rullante in metallo Supra-Phonic 400 con un badge in bronzo pressofuso molto spesso che ricalca il mitico Keystone Badge degli anni '60, ma con un 5 ed uno 0 posti ai lati: 50esimo anniversario. Analizzando questo rullante notiamo che si tratta di un normalissimo rullante Ludwig Supra-Phonic 400 da 5”x14” con i 10 blocchetti tiranti Imperial, la meccanica tendi cordiera P-85, il Butt P-33, la cordiera a 20 fili, senza sordina... 50 anni di che cosa? Del mitico rullante Supra-Phonic 400! Ma siamo sicuri?
Storia Siamo nel 1962. Ludwig produce il suo mitico rullante All-Metal che aveva reintrodotto nel 1958 dopo aver riacquistato il suo nome dalla Conn Corporation nel 1955. Lo realizza con un fusto in Brass (ottone) ottenuto rollando una lastra di metallo e poi saldandola in verticale. Il fusto così ottenuto viene poi pressato tra due cilindri sagomati in modo da creare al suo centro una imbutitura
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semicircolare rinforzante, il cosiddetto Center Bead. Per ulteriore irrobustimento e per creare un bordo di appoggio per le pelli battente superiore e risonante inferiore, il fusto viene messo su un tornio a spinta e con una rotella i bordi vengono spinti e quindi ripiegati verso l'interno con un angolo di 45 gradi. Il fusto così ottenuto è molto robusto e perfettamente tondo. Ma la saldatura in verticale non permette la trasmissione totale delle frequenze acute perché agisce come una barriera alle vibrazioni che corrono lungo il fusto.
Acousti-Perfect L'ottone sale di prezzo in quegli anni, Ludwig vuole dare ai batteristi un rullante in metallo con un fusto leggero ed economico. Prova a realizzare un fusto in alluminio, metallo molto leggero, molto economico (a quel tempo) e facilmente lavorabile. Dopo alcuni prototipi di fattura decisamente scadente e comunque realizzati nel 1962 sempre con una lastra di alluminio rollata e saldata come nel caso del fusto in bronzo, Ludwig decide di utilizzare il sistema di produzione delle pentole per ottenere un fusto in un pezzo unico e senza saldatura. Vedremo nei dettagli l'evoluzione del fusto Ludwig in alluminio in un futuro articolo Vintage su Drum Club. Nel 1963 nasce quindi il fusto LUDWIG ACOUSTI-PERFECT realizzato senza saldature. Un fusto perfetto, dalle qualità sonore eccellenti, robusto, molto leggero, molto economico. Con questo nuovo fusto Ludwig produce ed immette sul mercato nel 1963 il rullante Ludwig Acrolite dedicato principalmente agli studenti, agli insegnanti e ai semiprofessionisti, dotato di 8 blocchetti tiranti Twin-Classic, una meccanica P-83 e Butt P-32.
Supra-Phonic 400 Visto il grande successo di vendite e gli eccellenti risultati sonori ottenuti dal rullante Acrolite realizzato con il fusto Acousti-Perfect, Ludwig decide l'anno successivo (1964) di produrre un rullante per i professionisti con una versione del fusto ancora in alluminio, ma cromato e con 10 blocchetti tiranti Imperial anziché 8 Twin-Classic e lo battezza Supra-Phonic 400. In pratica è lo stesso rullante Super-Ludwig nato nel 1958, ma con il fusto Acousti-Perfect in alluminio cromato anziché in ottone rollato e saldato (Supra = Super, stessa pronuncia). Anche in questo caso il successo di vendita è strabiliante. Dal 1964 ad oggi il rullante Ludwig Supra-Phonic 400 è il rullante più venduto al mondo, quello che sentiamo su moltissimi dischi registrati negli anni '60 e '70, quello che tutti i più grandi batteristi Rock, Funky, Fusion, Jazz, Latin, Country, Reggae useranno nei decenni a venire.
Supra-Phonic 40050 E così nel 2014 Ludwig ha celebrato il 50ennale dell’inizio della produzione di questo mitico rullante Supra-Phonic 400 con fusto Acousti-Pefect in alluminio cromato immettendo sul mercato 300 esemplari del rullante SUPRA-PHONIC LIMITED EDITION LM 40050 con lo stesso tipo di fusto in alluminio cromato. Ma ci sono alcune stranezze e incongruenze in questo rullante anniversario. Sul sito Ludwig non c’è menzione alcuna di questo rullante. Non si accenna neanche al fusto Acousti-Perfect, un successo Ludwig planetario ancora oggi in voga. E’ passato quasi un anno ormai dalla produzione di questi rullanti commemorativi, se 300 esemplari soltanto sono stati prodotti in Limited Edition ebbene, ce ne sono ancora disponibili?
Differenze E se questo Ludwig Supra-Phonic LM40050 con fusto in alluminio cromato celebra il suo predecessore Supra-Phonic 400 del 1964, perché è stato dotato con la meccanica P-85 nata nel 1969 anziché con l’originale P-83? Con quello che Ludwig avrà speso per produrre lo stampo per il badge in ottone pressofuso del 50ennale avrebbe potuto facilmente riprodurre lo scorrevole della meccanica P-83 (unica differenza tra la P-85 e la P-83). E’ poi soltanto un pezzo di piattina ripiegato ai bordi del costo di alcuni centesimi. E perché il Butt è il modello P-33 anziché P-32 che è ancora oggi in catalogo? Perché non ha la sordina P-4067 a leva? Potevano almeno mettere la sordina P-4066 a rotella, anche questa ancora oggi in catalogo. E perché sotto ad ognuno dei 10 blocchetti tiranti Imperial c'è un pezzo di gomma che isola il blocchetto dal fusto impedendogli di trasmettere le vibrazioni? 50 anni fa non c'erano i pezzi di gomma sul Supra-Phonic 400 e i blocchetti tiranti Imperial avevano i nottolini filettati autocentranti spinti dall'interno del blocchetto verso l'esterno da una robusta molla posta dentro il blocchetto tirante e queste 10 molle (una per ogni blocchetto) contribuivano non poco al mitico suono reverberante del Supra-Phonic 400. Oggi le molle non ci sono più nei blocchetti e i nottolini sono trattenuti in loco da pezzettini di plastica. E le viti tiranti infilate nei fori dei cerchi tendi pelle, che poi entrano nei nottolini, erano dotate di rondelle in ottone (quindi autolubrificanti) che permettevano di tendere la pelle in modo scorrevole e senza attrito e l’ottone delle rondelle contribuiva alla trasmissione delle vibrazioni dai cerchi tendi pelle ai blocchetti e al fusto. Oggi le rondelle sono in plastica dura. Il bordo inferiore dei fusti Acousti-Perfect in alluminio cromato dei rullanti Ludwig negli anni '60 e '70 veniva ripiegato all'interno sul tornio a spinta in modo da creare anche una leggera depressione dove passa la cordiera, così da aumentare il contatto di questa con la pelle risonante e rendere più sensibile la risposta della cordiera stessa. Non abbiamo notato questa caratteristica sul bordo inferiore del fusto del LM40050. Il costoso badge pressofuso del Supra LM40050 è posto sul lato sinistro del fusto e sul badge leggiamo solo SUPRAPHONIC senza nessuna menzione della dicitura Acousti-Perfect, che è in sostanza il fusto in alluminio cromato che questo rullante Limited Edition celebra e ricorda oggi a 50 anni dalla sua nascita. E infatti, non sarebbe stato meglio realizzare un badge in alluminio pressofuso anziché in bronzo? Ma la cosa più logica sarebbe stato dotare questi esemplari Limited Edition del classico Keystone Badge a forma di toppa di chiave anni '60 (che Ludwig ha reintrodotto alcuni anni fa e quindi immediatamente disponibili oggi a costo zero) con il numero di serie impresso sopra proprio come in uso dal 1963 in poi e magari applicare al di sotto del badge una piastrina di alluminio, come in uso negli anni '60 per i modelli speciali e commemorativi, con inciso SUPRA-PHONIC 400 MODEL 50TH ANNIVERSARY SNARE DRUM WITH ACOUSTI-PERFECT CHROMED ALUMINUM SEAMLESS SHELL.
Analisi Tirato fuori dalla scatola, notiamo subito che la pelle battente del rullante LM40050 è scordata, fa le grinze su un lato, non è tirata. Questo non è accettabile da una ditta come la Ludwig con un nome così storico e oltremodo per un rullante commemorativo. Una volta accordato, notiamo che il suono della cordiera è moscio. La tiriamo tramite la vite della meccanica P-85 e sganciandola questa scende tanto che la rotella di regolazione della tensione della cordiera tocca il supporto ripiegato sul quale scorre e gratta contro di esso. Inaccettabile anche questo. Ma una volta tirata la cordiera tramite la rotella il suono rimane ancora moscio. Notiamo che delle 2 viti che trattengono il nastro (linguette in mylar) della cordiera sul Butt P-33, una è semi svitata e tirando, il nastro scivola via. Regoliamo la posizione del nastro, chiudiamo tutte e due le viti sul P-33, tiriamo la cordiera, il suono diventa schioccante. Bene. Per amore della precisione, il Supra-Phonic originale 50 anni fa montava una cordiera a 18 fili trattenuta alle estremità da due cordicelle passanti in due fori in ognuno dei terminali della cordiera. Notiamo che la cordiera di questo rullante anniversario è la classica strausata cordiera a 20 fili Made in Japan con gli "slot" per il passaggio delle linguette in mylar che vanno alla P-85 e al P-33. Ma attorno agli slot ci sono anche i due fori per il passaggio delle cordicelle. Perché non le hanno utilizzate visto che ci sono? Sarebbe risultato un rullante ancora più simile all'originale di 50 anni fa. Mettiamo infine il rullante su un supporto e notiamo che la meccanica tendi cordiera P-85 montata su questo 400 da 5x14 ha la leva di sgancio lunga. E' quella in dotazione sul modello 402 da 6,5x14 e quindi sul 5 x 14 fuoriesce al di sopra del cerchio tendi pelle battente. Incredibile.
Supra-Phonic 402 E il Supra-Phonic 402 da 6,5 x14”? Il rullantone storico, grosso e profondo, che usavano Ian Paice, Carl Palmer, John Bonham! Bene, il Supra-Phonic 50esimo Anniversario è disponibile anche in versione con fusto profondo 6,5 x 14. Quindi, oltre ai 300 esemplari da 5 x 14 sono disponibili anche esemplari da 6,5 x 14. Come saranno chiamati? LM40250 ovviamente. Quanti ne avranno prodotti? Non si sa. Però è bello sapere che ci sono.
Certificato Ludwig acclude ad ogni Supra-Phonic LM40050 un certificato di autenticazione. Essendo 300 pezzi autenticati, si presume che ogni rullante abbia un numero di serie che va da 001 a 300, giusto? E che il numero del rullante sia riportato sul certificato di autenticazione, giusto? Niente di tutto questo. Il rullante che abbiamo analizzato non riporta nessun numero di serie impresso, tantomeno sul certificato. Essendo un Limited Edition, questo rullante DEVE avere un numero di serie da 001 a 300. E' l'esemplare 001 di 300? O il numero 015? O il 173? O il 299? Ludwig ha messo un'etichetta adesiva all'interno del fusto. Anche questa senza numero di serie. Potevano menzionare il numero dell'esemplare su questa etichetta. E' riportato un codice a barre: AEB029185. Sarà incluso in questo codice il numero dell'esemplare? Negli anni '50, '60 e'70 sui modelli commemorativi Ludwig applicava all'esterno del fusto un'etichetta in metallo con incisa la descrizione del modello. Tradizioni antiquate pre-barcode! Quindi, neanche sul certificato c'è menzione del numero di serie. Pazienza. Però abbiamo notato uno strafalcione straordinario su questo certificato: c'è scritto Super-Phonic anziché Supra-Phonic. Ripetuto su 300 certificati. Bellissimo!
Impressioni Abbiamo di fronte un rullante Ludwig che dovrebbe ricordare il mitico Supra-Phonic nato nel 1964, ma tutte queste differenze e divergenze rispetto ad un originale del 1964 ci lasciano di stucco. I casi sono due: o Ludwig, pur producendo ancora le parti metalliche come in uso negli anni '60, non è riuscita ad assemblare 300 pezzi con le caratteristiche meccaniche del 1964 e quindi rimaniamo davvero molto, molto di stucco, oppure ha fatto una operazione commerciale sperando di vendere 300 rullanti in più e questo oltre che di stucco ci lascerebbe molto, molto amareggiati. Se Ludwig avesse realizzato, e poteva farlo facilmente, un rullante Ludwig Supra-Phonic 400 esattamente uguale e identico a quello introdotto per la prima volta nel 1964, quindi con la meccanica P-83, il Butt P-32, con la sordina P-4067 (o almeno P-4066), senza gli inutili e dannosi gommini sotto i blocchetti Imperial, con le rondelle in ottone autolubrificante, con i Keystone Badge numerati da 001 a 300 e impreziositi da una targhetta commemorativa, ne avrebbe venduti 3.000! E infatti, perché 300 pezzi? Visto che il modello di rullante celebrato è il Supra-Phonic 400 avrebbe avuto senso produrre 400 esemplari, no?