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                                        n.5
                                        2017
                                    
JAMES GADSON groove supremo 
            
            
                 Wayne Blanchard  30 mar 2020
            
            
            In questo mondo in cui la maggior parte dei batteristi raggiunge la fama (o infamia) grazie a chops infuocati, cambi di tempo repentini e assoli feroci, James Gadson combina nel suo drumming semplicità e  gusto per il groove: ovvero, quel che gli sta fruttando hit da classifica da quasi cinque decadi…Quando arriva a Los Angeles nel 1966, James Gadson è un batterista alla ricerca del groove. 
“Proprio così, ero un batterista jazz e non riuscivo a suonare il R&B. Pertanto dovetti cominciare tutto daccapo. Per cinque anni non trovai l’ombra di un ingaggio... è stata dura poiché col jazz avevo suonato parecchio. Una volta entrato proprio dentro il R&B, mi dissero che avrei dovuto suonare in 4/4, dritto, senza fill. Con il R&B ho iniziato a fare i conti con i sedicesimi...”
Gadson entra nel circuito delle session della Motown e suggella il suo ingresso con un errore: 
“Quando iniziai a ricevere le prime chiamate dalla Motown, presi a dedicarmi a leggere la musica poiché indispensabile per poter lavorare in quel contesto. Ricordo che nelle session di registrazione di Dancing Machine dei Jackson – con la partitura scritta a dovere davanti – infilai per errore un pattern
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