Chad Wackerman Il ragazzo prodigio DrumClub Ottobre 1987

Paolo Sburlati 01 ott 1987
Incontro Chad Wackerman per la seconda volta a Torino a cinque anni di distanza dal concerto tenuto con Frank Zappa allo Stadio di Torino nel luglio 1982, qualche mese prima dei Rolling Stones.

L'ambiente è ora totalmente diverso da allora: siamo infatti al Teatro Colosseo; Chad suona con uno dei più rinomati chitarristi del mondo, Allan Holdsworth, in tournée come supporter per la band di Stanley Clarke.

Con Chad trovo la sua ragazza australiana Noemi e suo fratello Bob Wackerman, che scopro poi essere il batterista del gruppo di Allan.

Nel pomeriggio passato con questi "ragazzoni" (Stanley è alto due metri e Allan non scherza in merito!) scopro che Chad è una pasta di ragazzo, a volte perfino timido.

La tournée stanca molto, hanno solo un giorno off su sette e già quattro giorni fa, quando ci siamo incontrati alla Paiste a Nottwil, Chad mostrava segni di stanchezza ma, come tutti gli artisti, il richiamo della folla che arriva fin dietro le quinte è il miglior stimolante! Infatti il concerto, a parte un improvviso black-out, è stato tutto un crescendo di emozioni e di bravura musicale da parte dei nostri, con massime quote durante i lunghi assoli di ...
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Drummer
Chad Wackerman
Allan e di Chad in "Three Sheets To The Wind".

L'ausilio del tastierista di Clarke in un paio di pezzi ha permesso ad Allan e soci di suonare di più senza usare, per alcuni brani, un nastro con gli accordi registrati per gli assoli e di avere quindi molto più feeling. Allan stesso ci ha avvertiti, all'inizio di un brano, che il tastierista aveva provato quel brano nel pomeriggio e che quindi lo "tentavano" dal vivo... in realtà sembrava lo suonassero assieme da due anni!

Dopo il concerto di Holdsworth, mentre i tamburi di Jerry Brown tuonano il tempo agli assoli di basso di Clarke, chiedo a Chad come è cominciata e come si è sviluppata la sua carriera di batterista.

Ho cominciato a suonare da professionista nel 1979 nella band di Disneyland a sud di Los Angeles. Ho trovato questo lavoro grazie ad un mio amico del college. In quella band ho conosciuto molti musicisti famosi. Con la stessa sezione ritmica di Bill Watcherus ho fatto dei tour in America e Australia. Abbiamo anche lavorato ad un video importante. Nel 1981 ho fatto un'audizione per Frank Zappa.

Le audizioni sono durate tre settimane ed io mi sono presentato gli ultimi tre giorni durante i quali Frank mi diceva sempre "... ripassa domani". Mi ha scelto su 40 batteristi.

C'erano dei batteristi famosi durante quell'audizione?
Sono sempre andato d'accordo con tutti, non farmi compromettere ora!

Mi sembra giusto, continua pure.
Leggevo la musica molto bene e Frank mi diede un pacco così di fogli scritti per batteria. Musica molto difficile!

Come hai approcciato il "malloppo" di musica che Frank ti ha rifilato?
Ci sono due modi per imparare un pezzo scritto da Frank: se è un pezzo vecchio prendo l'LP sul quale è inciso e ascolto ciò che Terry (Bozzio) o Vinnie (Colaiuta) hanno fatto e lo reinterpreto, se è un pezzo nuovo leggo la partirura scritta da Frank. E' molto pignolo a proposito e vuole ogni cosa al suo posto. Gli piace mescolare il rock con il classico. All'inizio ho provato con la sua band per tre mesi, otto ore al giorno!

Non c'è scuola migliore, neanche all'Università! E vuole tutto suonato perfettamente! A volte dà di testa, è vero, e improvvisamente vuole che il pezzo che stai suonando sia fatto a reggae e tutti devono cambiare ritmica!

Poi magari lo vuole jazzato o hard rock... insomma non possiamo leggere sul palco, dobbiamo fare tutto a memoria perché gli occhi sono sempre puntati su di lui, è imprevedibile!

Come hai fatto a suonare tanti anni con Frank Zappa senza prenderti un esaurimento nervoso?
Suono ancora con Frank! L'ultimo LP che abbiamo fatto si chiama Jazz From Hell. C'è però solo un brano con tutto il gruppo, il resto è quasi tutto Synclavier. Ancora adesso mi chiama per fare i tour. Se non sono disponibile organizza altre audizioni e così scopre altri talenti. Comunque non è stressante suonare con Frank. Lui ti calma con la sua voce e le sue parole prima di ogni concerto, ti rilassa, ti rende confortevole essere lì con lui, non c'è nervosismo. Ti dice "...rilassati sul palco" ed io mi sono sempre gustato i concerti con Frank. Certo non devi sottovalutare il tutto. Frank è un perfezionista e vuole tutto così come è scritto. Tutti i pezzi sono eseguiti non-stop e quando qualcuno sbaglia ci ferma e rifà il pezzo daccapo o dall'errore in poi. Niente scuse!
La mia musica è difficile, però sapere di poter suonare quei pezzi di carta che ti dà.

C'è un che di masochistico in ciò che dici. Ti piace molto suonare?
Tutta la mia famiglia è fatta di musicisti. Mio padre è insegnante di musica e suona la batteria, io suono la batteria ed anche i miei fratelli John di 21 anni e Brooks di 10 suonano la batteria e percussioni. Bob invece suona il basso.

Bob è la pecora nera della famiglia! Ma dì un pò, non c'è inflazione di lavoro nei Wackerman con tutti questi batteristi?
Beh, è una specie di malattia ereditaria e quindi inavitabile! La mia famiglia è molto musicale e tutti suoniamo piuttosto bene, Bob è un ottimo bassista, John suona percussioni intonate con quattro mazzette come se niente fosse, Brooks suona qualsiasi stile musicale. Bob ha suonato tre anni con la band di Maynard Fergusson ed anche John per alcuni mesi. Nostra madre invece cantava in un coro da giovane.

Vi esercitate tutti a casa?
Io non molto, purtroppo. Usiamo dei pad di batterie elettroniche.

Torniamo alla tua carriera.
Tre mesi di tour in USA nell'81, sai Frank è un lavoro sicuro! Poi ho fatto un'audizione per Allan Holdsworth. Ho inciso con lui Road Games, Metal Fatigue, insomma tutti gli LP della sua band I.O.U.

Si vede che sei disinvolto nella musica di Allan. L'anno scorso a Francoforte ho visto Allan in tour con Gary Husband alla batterie. Tu dov'eri?
Con i Men At Work in Australia. Gerry Speiser, il loro batterista, stava pensando di ritirarsi nella sua fattoria e mi ha chiamato in America per sostituirlo. Abbiamo fatto un tour di 4 mesi, poi il gruppo si è sciolto perché Colin, il cantante, ha voluto fare un disco solo Looking' For Jack' sul quale ho suonato.
Nell'87 ho lavorato sull'LP e sul video di "One Voice" di Barbra Streisand. Tra un lavoro e l'altro suono con Allan. Devi sapere che Gary oltre che un bravo batterista è un pianista incredibile, eccezionale, così ci diamo il cambio alla batteria negli I.O.U. di Allan. Ci mescoliamo a seconda delle nostre disponibilità.

Questa è la band più versatile che esiste al mondo oggi! Come organizzi il tuo lavoro con Allan?
Allan è un musicista incredibile. Ci troviamo e ti fa sentire le sue parti di chitarra e vuole che tu suoni quello che ti piace, che ti sembra adatto a quelle parti. Non ti dice mai "...fai questo, fai quello...". A volte dice al bassista "metti un Sol invece di un Do" oppure "quel Fa non ci sta bene, prova un Re...". C'è un sacco di libertà con Allan.

Tu e Bob siete molto giovani, eppure suonare con musicisti veterani di grandissimo rilievo musicale internazionale.
Sì, io ho 27 anni, Bob ne ha 23. Pensa, quando ho cominciato a suonare con Frank Zappa, assieme a me c'erano Steve Vai alla chitarra e Scott Thunes al basso e tutti e tre avevamo 21 anni. Steve ha cominciato con Frank a 19 anni. A quell'età è veramente duro lavorare con un tipo come Frank Zappa, a lui piace cambiare sempre gli show!

Questa sera hai fatto un assolo di batteria con molto gusto, finalmente un assolo piacevole da sentire rispetto ai soliti esempi di rulli melodici e di velocità al limite del possibile.
Hai degli schemi per creare un assolo dal vivo?
Qualche volta seguo gli schemi, ma normalmente cerco di fare assoli più musicali possibile invece di fare solo dei rulli.
Creo dei patterns musicali semplici e poi li ripeto, li eseguo al contrario, da metà in poi, li raddoppio di velocità, li scompongo tra tom, cassa e piatti, inserendo accenti, flams... cerco di non usare mai esercizi o roba scritta sui metodi. Allan usa lo stesso criterio quando fa degli assoli. Bisogna pensare cosa si sta facendo, senza preoccuparsi di cosa fare dopo. E' un pò come conversare. Ti concentri su quello che dici. E' una botta e risposta. I compositori usano lo stesso metodo. Mi immagino la batteria come un'orchestra. Ci sono i suoni bassi, la cassa, ci sono i suoni corti, il rullante. Ci sono anche i fraseggi dei fiati, sui tom. Cerco di non colpire sempre i piatti assieme alla cassa, li faccio suonare da soli, per farne sentire il tono, la loro musicalità, il loro accoppiamento. Sono così distinti ed esatti di suono: si combinano benissimo tre loro. Uso differenti colori sonori della linea Paiste. Mi danno idee melodiche specialmente negli assoli. I tom invece li uso completamente aperti, senza nessun tipo di sordina. Li accordo in modo tonale, cambio improvvisamente il fraseggio dai tom alla cassa dal vivo, ad esempio, per dare colori nuovi ad ogni pattern.

Posso dire di aver sentito stasera ciò di cui parli. Credo che chiunque abbia modo di ascoltarti mi dia ragione.
Grazie, mi fa molto piacere sentire che riesco ad ottenere ciò che da sempre cerco di esprimere.

Mi elenchi gli strumenti da te usati stasera?
Certo. La batteria è una DW fatta in California. I diametri sono 10", 12", 14", 16", 22". Non uso tom da 13" così ottengo più separazione, più spazio tra una nota e l'altra nell'accordatura. Qualche volta aggiungo tom da 18" e levo quello da 10". E' veramente un'ottima batteria, specialmente per gli accessori, come il doppio pedale per cassa e il doppio hi-hat, tra l'altro sono molto famosi in tutto il mondo.
I piatti sono i nuovi Paiste 3000. Ho un 20" Ride, di 16" ed un 18" Thin Crash, un 14" Heavy Hi-Hat Formula 602 e un 13" Dark Heavy Sound Edge, Sound Creation. Il Chyna Type è un 20" Rude. Le bacchette sono Vic Firth 5B.

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